Autore: Federica Bonapace
Quante volte, noi interpreti e/o traduttori, ci siamo sentiti dire che il nostro lavoro è diventato oramai obsoleto e per certi versi quasi inutile?! Quante volte abbiamo letto sui vari articoli e post che, a breve, verremo sicuramente sostituiti dai cosiddetti sistemi di traduzione automatica?!
In questo articolo vi parlerò proprio della traduzione automatica. Vi racconterò un po’ di come è nata, dei suoi vantaggi, dei CAT Tools (o programmi di traduzione assistita) utilizzati dai traduttori e del perché la traduzione umana è sempre meglio di quella automatica.
Sappiamo tutti cosa sono i sistemi di traduzione automatica
Parliamo ovviamente di quei software, come ad esempio il famosissimo (e molto discusso) Google Traduttore, in grado di tradurre un testo da una lingua di partenza A ad una lingua di arrivo B. Solitamente funzionano con oltre 100 lingue diverse ed è possibile installarli sia sul proprio smartphone che sul proprio computer.
Comodi e veloci da usare, possono però rivelarsi un’arma a doppio taglio se non utilizzati correttamente; possono infatti tradurre erroneamente delle frasi idiomatiche (i modi di dire), non rispettare la sintassi o la struttura della lingua di arrivo e non cogliere sfumature culturali.
Ma andiamo con ordine.
Quello che forse non tutti sanno è: quando sono nati i primi sistemi di traduzione automatica?
Dal punto di vista storico, possiamo segnalare due eventi rilevanti e importanti per il loro sviluppo tra gli anni ’30 e ’40 del 900. In primis furono registrati i primi brevetti di traduttori automatici e in seguito furono gettate le basi per la crittografia, utilizzata soprattutto durante il periodo della seconda guerra mondiale. Decisiva, fu anche la creazione dei primi computer in grado di eseguire e risolvere diversi algoritmi.
Intorno agli anni ’50 Warren Weaver, scienziato e matematico statunitense, grazie alla decriptazione dei codici, introdusse il concetto di traduzione tramite computer.
Nel 1954 ci fu una collaborazione tra il team di ricerca della Georgetown e IBM, che diedero vita alla prima dimostrazione pubblica di una traduzione completamente automatica di più di sessanta frasi da russo a inglese. Questo primo rudimentale sistema, suscitò l’interesse di molti e ispirò progetti ed esperimenti a catena in tutto il mondo.
Già con i primi sistemi degli anni ’50, in molti pensavano che i traduttori automatici avrebbero sostituito quasi completamente i traduttori umani.
Tenete bene a mente che questi primi sistemi non rispettavo le regole di sintassi e/o le regole grammaticali, dando origine quindi a delle traduzioni altamente letterali.
Il problema principale è che in quegli anni si credeva di poter risolvere il tutto con soli calcoli matematici ed algoritmi senza tenere conto che in realtà la traduzione è un ambito molto complesso che deve tenere in considerazione il lessico utilizzato, il contesto, i riferimenti culturali ecc…
Mano a mano, col tempo, si vennero a creare nuovi e più sofisticati traduttori automatici grazie a ricerche linguistiche più approfondite (soprattutto dopo l’avvento della linguistica generativa di Noam Chomsky).
Ma quali sono i vantaggi di una traduzione automatica?
- I software di traduzione sono gratuiti. So che può essere una riflessione scontata ma è così; sono alla portata di tutti, possono essere utilizzati in ogni contesto e in ogni momento, sia online che offline. Pensate un po’: vi potrete trovare sulla cima di una montagna o in mezzo al mare e cercare la traduzione di una parola che vi turba da giorni (sì, chi fa il nostro lavoro sa che queste cose potrebbero succedere in qualsiasi momento).
- Sono istantanei; basta inserire un testo o la parola da tradurre e lui riconosce subito la lingua di partenza per arrivare poi alla traduzione nella lingua richiesta.
- Velocizzano i processi di traduzione.
Sono utili per quelle persone che hanno bisogno di capire ma anche di rendere il senso generico di un testo o di una frase oppure quando si ha bisogno di una “traduzione al volo” di una parola. Ecco, in questi casi, i sistemi di traduzione automatica si rivelano una soluzione molto rapida per risolvere problemi o dubbi.
Mi preme sottolineare, però, che anche i professionisti si affidano a dei sistemi di traduzione assistita che non sono esattamente come i sistemi di traduzione automatica.
Parlo dei CAT Tool (computer aided translation): software più sofisticati e complessi che vengono utilizzati dai professionisti della traduzione per ottimizzare i tempi del proprio lavoro.
Piccolo focus sui CAT Tool per chi non li conoscesse
Sono dei programmi informatici scientifici che offrono un’ottima gestione terminologica, correzione ortografica e memorizzazione di parti di traduzioni (effettuate precedentemente) da inserire poi adeguatamente nel testo. Permettono di segnalare paragrafi non ancora tradotti, ricordano al traduttore di salvare il proprio lavoro ed eseguono controlli di terminologia facendo risparmiare tempo e fatica al professionista.
Questi sistemi sono utili soprattutto per le traduzioni tecniche dove spesso si hanno delle ripetizioni, testi molto lunghi e un elevato numero di termini tecnici.
Ritorniamo però alla traduzione automatica
Quello che bisogna sottolineare in questo caso è che per quanto i sistemi di traduzione automatica degli ultimi anni siano stati migliorati, sono pur sempre dei computer che non hanno l’umanità o le sfumature culturali proprie dei traduttori e gli interpreti professionisti.
Non sono in grado di dare forma al contesto e si basano su esempi di testi raccolti online e che vengono continuamente aggiornati; il problema sorge proprio quando troppi utenti accedono al servizio di traduzione automatica, inserendo testi o traduzioni (a volte scorretti) nel sistema.
La traduzione automatica, quindi, non può sostituire il nostro lavoro perché è praticamente certo che ci siano errori che gli interpreti e i traduttori devono scovare e correggere affinché la traduzione risulti esatta.
Questi sistemi mancano di due cose fondamentali: umanità e sensibilità
Oltre alla mancanza di accuratezza che può “offrire” una traduzione automatica non si potranno mai riscontrare la creatività e le scelte stilistiche di un professionista.
Ci sono testi dove non è possibile basarsi solo su una traduzione automatica, come ad esempio: contratti, comunicati, traduzioni di pubblicità (dove si ha bisogno di capire i giochi di parole e le metafore) o documenti legali che hanno bisogno della massima attenzione durante il processo di traduzione.
Ecco quindi che la traduzione umana assicura comunque un maggiore livello di accuratezza, precisione e capacità di capire il contesto e renderne le sfumature. Ovviamente i costi saranno maggiori e i tempi di lavoro più lunghi.
Questi software (o sistemi) non sono “il male” ma… siete ancora convinti che la traduzione automatica sia migliore di quella umana? Vi fidereste a lasciare tutto in mano a dei sistemi di traduzione?
Ti è piaciuto questo articolo? Potresti essere interessato anche a:
Come si traducono i siti internet?
Videogiochi? Voi giocate, a tradurli ci pensiamo noi!
Trattative commerciali internazionali: perché assumere un interprete è fondamentale
oppure