Autore: Vera Scaccabarozzi
Quando un non addetto ai lavori sente parlare di interpretariato pensa probabilmente a fiere, eventi, conferenze o meeting aziendali. L’associazione con cantieri, fabbriche e siti produttivi non è certo la più scontata, è anzi abbastanza raro trovare interpreti specializzati abituati a lavorare in questo contesto.
Ma che tipo di incarichi si svolgono in cantiere?
Eppure, l’interpretariato tecnico in cantiere è in realtà un servizio molto richiesto: nelle fabbriche e nei siti produttivi i macchinari vengono aggiornati costantemente e, talvolta, sostituiti con nuove macchine all’avanguardia.
È prassi abbastanza comune che le macchine vengano vendute insieme a un corso di formazione, corso tenuto a volte in inglese e a volte nella lingua del paese fornitore della macchina.
Di frequente, e ancor di più quando il corso di aggiornamento è tenuto in una lingua diversa dall’inglese, più comune, gli operatori necessitano di un interprete sul posto, che traduca le istruzioni dell’operatore straniero.
Come si può immaginare, per svolgere al meglio un incarico così specifico, oltre all’esperienza professionale e a un vocabolario nutrito e solido dei termini essenziali e più comuni in questo ambito è fondamentale una preparazione approfondita e specifica per l’incarico che si andrà a svolgere.
A questo proposito, se possibile, è utile richiedere all’azienda presso la quale si svolgerà l’interpretariato di ricevere del materiale preparatorio, come la specifica tecnica relativa al macchinario oppure il manuale tecnico della macchina.
Ogni incarico di interpretariato richiede precisione ma, in ambito industriale, l’importanza di veicolare un messaggio corretto e preciso è ancora maggiore: visto l’ambiente in cui si opera, la sicurezza è un aspetto prioritario del lavoro ed è bene essere consapevoli che ogni errore può essere potenzialmente pericoloso o causare situazioni di rischio.
L’importanza della sicurezza
La scelta dell’abbigliamento appropriato per l’interprete
A questo proposito, è utile considerare l’importanza non marginale dell’abbigliamento dell’interprete: il professionista dovrà presentarsi sul luogo di lavoro con abiti in tessuti comodi e resistenti, facili da lavare se macchiati.
Inoltre è bene ricordare che talvolta le fabbriche sono site in grandi capannoni di vecchia costruzione e quindi non sempre ben coibentati, senza aria condizionata d’estate o pieni di spifferi nei mesi più freddi.
Bisogna quindi adattare attentamente l’abbigliamento alle condizioni climatiche, ben più che in altri luoghi dove l’interprete si trova a lavorare solitamente; in ogni caso, tailleur, bluse o abiti eleganti sono da lasciare appesi nell’armadio!
Un ultimo accorgimento, ma forse il più importante, sono le calzature. Quasi sempre, se l’interprete si troverà a lavorare all’interno di un sito produttivo, dovrà indossare delle scarpe antinfortunistiche.
Malgrado queste vengano talvolta fornite dall’azienda, è bene che un interprete specializzato in questo tipo di incarichi ne possieda un paio personale. Il professionista potrà così scegliere il modello più comodo e adatto alle sue esigenze e abituarsi ad averle addosso, così da riuscire a passare più tempo in piedi con meno sforzo.
Il rispetto delle norme di sicurezza
Malgrado l’ambiente di lavoro sia piuttosto informale, è bene che l’interprete tenga sempre a mente di trovarsi in un contesto industriale e che impari a coniugare i momenti di pausa tra un’operazione e l’altra con attenzione e rispetto costante delle norme di sicurezza.
A questo proposito, il professionista dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni in tal senso. Dovrà indossare occhiali protettivi dove richiesto, fare attenzione a muoversi da un’area all’altra dello stabilimento rimanendo all’interno dei camminamenti indicati con vernice colorata (di solito gialla) e ricordarsi di chiedere di essere accompagnato in aree diverse, se stabilito dalle norme di sicurezza.
L’importanza del lavoro di squadra
Spesso, l’esperienza di interpretariato tecnico in fabbrica si configura come una situazione abbastanza informale, dove interprete, formatore e operatori macchina lavorano insieme per un periodo prolungato.
La tempistica può variare da una settimana, per un corso di formazione o aggiornamento, a qualche mese, per gli incarichi più complessi che possono comprendere la costruzione o l’assemblaggio vero e proprio di parti di macchinari o macchine intere.
Talvolta quindi il professionista si troverà a lavorare con un gruppo di operatori, non solo con una parte della squadra, e dovrà essere in grado di fare da tramite tra la squadra e il formatore, prestando attenzione al linguaggio non verbale, per sincerarsi che tutti gli operatori tengano il passo e che le spiegazioni siano chiare a tutti: è un lavoro di gruppo, basato sulla collaborazione e sull’aiuto reciproco.
L’interpretariato tecnico in fabbrica, quindi, si presenta inizialmente come un’esperienza insolita, da cui è bene non farsi cogliere impreparati, sia in termini di studio e conoscenze pregresse, che per quanto riguarda abbigliamento e sicurezza.
Una volta osservate le norme di sicurezza e di buon senso, però, si scoprirà che questo tipo di incarico permette di entrare in un mondo sconosciuto e inaccessibile ai più: è molto difficile, se non impossibile, poter entrare in una fabbrica e scoprire come vengono costruiti macchinari, ingranaggi e oggetti di uso comune con cui veniamo in contatto quotidianamente.
Per chi sia appassionato di questo ambito, o anche semplicemente curioso di scoprire nuovi ambienti e tecniche sconosciute, questo lavoro può diventare una vera passione e rivelarsi una specializzazione lavorativa soddisfacente ed emozionante.
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